Comunicati | 24 Marzo 2017 | Fabio Ciarla

Il KIUS di Carpineti tra i 24 migliori vini italiani

Al BIBENDA DAY 2017, la degustazione dell’anno, ammesso un solo vino laziale: il KIUS della cantina Marco Carpineti

 

Bibenda, la “Bibbia” del vino, ha organizzato e curato a Roma l’evento che si ripete ogni anno ormai dal 2002: la festa dell’eccellenza vinicola, la possibilità di degustare famosi e costosi vini, l’opportunità di ascoltare da voci esperte e preparate le storie e le tradizioni delle famiglie che al mondo del vino hanno dato tanto. Sono state scelti i migliori 24 vini italiani, dal nord al sud, dagli spumanti ai rossi, provenienti da vinificatori e zone produttive di pregio. Dalla regione Lazio solo uno, nato in provincia di Latina, il Rosé Extra Brut KIUS 2012 dell’azienda Marco Carpineti a Cori.

La regione Lazio, che solitamente rappresenta il fanalino di coda della viticoltura nazionale, si è ritrovata in mezzo ai grandi e non con un vino fermo, ma con uno spumante metodo classico da uve autoctone. Una vittoria per l’azienda ma anche per l’intero territorio.

Il KIUS Rosé è un prodotto unico al mondo, perché ottenuto da uve rosse Nero Buono di Cori in purezza, antico vitigno autoctono che la famiglia Carpineti ha sapientemente recuperato e valorizzato, interpretandolo e impiegandolo anche in questo modo originalissimo.

Una sperimentazione di successo avviata già da diversi anni con la produzione dello spumante metodo classico KIUS Brut ottenuto da uve bianche Bellone, altro vitigno tipico della zona. Il progetto KIUS infatti – nato ormai diversi anni fa con l’intento di dare una chiave di lettura propria a un territorio molto antico, voluto fortemente da Paolo Carpineti, ultima generazione della famiglia Carpineti nel mondo del vino, e portato avanti con la sapiente collaborazione dei due tecnici Emiliano Rossi e Francesco Silvi – è la riprova di come con passione, caparbietà e una pizzico di follia si possano raggiungere risultati Importanti. “Risultati – afferma Paolo Carpineti – ottenuti con il lavoro di squadra, che parte dalle vigne passa nella cantina e arriva fino alla vendita”. Un capitale umano quello dell’azienda Carpineti molto giovane, in media sotto i 35 anni, che con passione porta avanti il progetto insieme alla famiglia. “Le risorse – aggiunge con soddisfazione Paolo Carpineti –  provengono dal territorio stesso ed è estremamente stimolante partecipare alla crescita del capitale umano del proprio contesto. Se riusciamo a creare valore nelle persone, lo creeremo anche all’azienda”.

 

Fonte: Ufficio Stampa A.T.

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