Comunicati | 4 Febbraio 2016 | Fabio Ciarla
#IHaveAWineDream
Ho un grande sogno.
Un’azienda agricola perfetta, contemporanea, sostenibile.
Siamo in cammino. La strada è, sempre, per fortuna lunga.
Questo ci permette di persistere nell’immaginare il meglio per noi
e per chi verrà dopo.
Oggi siamo una squadra professionale e credibile.
La nostra ricchezza e il nostro vincolo sono 6 generazioni
di imprenditoria agricola, in un mondo, quello enologico,
che ha visto una trasformazione radicale, una rivoluzione.
Fossimo partiti da zero, saremmo stati facilitati nell’immediato
ma avremmo perso un bagaglio enorme di conoscenza e di sedimentazione.
Stiamo componendo un puzzle complesso.
Posso dire che molti tasselli di questo puzzle si sono incastrati,
altri nuovi sono sul tavolo e sono tutti emozionanti. Una bella sfida.
Il punto di partenza per ripensare un’azienda contemporanea
è stata la terra.
E la terra ci ha regalato il progetto “7 terre per 7 vini”
frutto di 50 anni di sperimentazioni sul campo,
prima empiriche poi analitiche,
che ci hanno indicato il terreno giusto che caratterizza fortemente la vigna,
dando al vino un’espressione unica,
quella in grado di esaltarne la cifra peculiare.
Da quando mi occupo dell’azienda (20 anni)
siamo passati da una produzione di 30.000 a 400.000 bottiglie.
Risultati come questi non si raggiungono da soli.
Ho due famiglie alle spalle, la mia e la famiglia Ferreri
mosse dalla voglia di migliorare, di innovare sempre.
In questi anni abbiamo ristrutturato gli edifici storici,
il palmento e l’antica dispensa,
luoghi che raccontano la storia anche con l’aiuto degli attrezzi
e delle accecanti immagini fotografiche di Gio’ Martorana.
Non è un museo ma un luogo che abitiamo in talune occasioni,
non azzardo nel definirlo uno spazio di consapevolezza.
Da qui ci si affaccia nella dispensa dove organizziamo
le grandi degustazioni,
gli incontri, le presentazioni dei nostri vini quando il “mondo”
viene a trovarci in casa.
Poi nel 2006 abbiamo costruito la nuova barricaia.
Un’architettura semplice e razionale che esplicita la nostra visione.
Sorge accanto al grande edificio che racconta, con prepotenza,
la visione del vino negli anni ’70.
Ma le sfide continuano, diverse da quelle di ieri.
Oggi siamo responsabili di un futuro migliore, sostenibile.
La parola chiave è innovare.
Non c’è impresa senza innovazione, innovazione sostenibile.
In Sicilia siamo anche avvantaggiati da condizioni climatiche favorevoli
per coltivare in modo sostenibile.
La mia filosofia personale che applico
anche a Valle dell’Acate è
“piccole cose che fanno le grandi cose”.
Con un forte senso di responsabilità per il lascito alle generazioni future.
Gaetana Jacono
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