Comunicati | 5 Settembre 2024 | Fabio Ciarla
VINO, SOSTENIBILITÀ: DA CREALIS UN NUOVO POLILAMINATO GREEN PER I CAPSULONI DA SPUMANTE PREMIUM
DAVIDE PAGANO (GM CREALIS): “SOSTENIBILITÀ RICHIEDE RESPONSABILITÀ DI MERCATO: GARANTIAMO UPGRADE GREEN A PREZZO INVARIATO”
(Bodio Lomnago – VA, 5 settembre 2024). Alleggerire l’impatto ambientale, senza appesantire il prezzo finale. È l’ultima scommessa di Enoplastic, storico brand del Gruppo Crealis specializzato nelle soluzioni di chiusura e sovratappatura, che con il nuovo Derma75L propone a produttori e imbottigliatori l’evoluzione in chiave sostenibile del polilaminato più utilizzato per i capsuloni da vino spumante allo stesso prezzo della versione precedente. Il tradizionale Derma75 movimenta in un anno oltre 1800 tonnellate di alluminio, per circa 600 milioni di capsuloni destinati ad altrettante bottiglie di spumante. La nuova proposta, grazie all’utilizzo di una nuova lega di alluminio più performante, consente di ridurre del 17% le emissioni di anidride carbonica rispetto alla versione precedente (Fonte: Studio indipendente di Life Cycle Assessment su dati 2023, realizzato con il supporto di Deloitte), garantendo le stesse prestazioni del prodotto finito. Per Davide Pagano, general manager Crealis S.p.A.: “Stiamo investendo per garantire materiali sempre più sostenibili e di qualità mantenendo invariati i prezzi finali: un ‘upgrade’ gratuito per i nostri clienti, i cui costi aggiuntivi in termini di processo produttivo e materie prime vengono assorbiti da Crealis. Una scelta di responsabilità verso il mercato, che dimostra quanto crediamo nel valore dell’innovazione per una svolta tangibile nel segno della sostenibilità, ma anche della circolarità del processo: ogni miglioramento a monte sulla scala produttiva si ripercuote a cascata lungo tutta la filiera, contribuendo al raggiungimento anche degli obiettivi dei partner. In sostanza una soluzione Win-Win verso economie di scala che renderanno la sostenibilità sempre più accessibile anche da un punto di vista economico”. Questa filosofia, già adottata per il lancio del PET+ (prodotto con un 35% di plastica riciclata allo stesso prezzo della precedente versione con il 20% di plastica riciclata), si inserisce nell’articolata strategia ESG del Gruppo, che negli scorsi mesi si è impegnata a fissare sullo standard Science Based Targets initiative (SBTi) gli obiettivi di riduzione a breve termine: -42% per le emissioni dirette di gas a effetto serra (Scope 1) e quelle indirette legate al consumo di energia (Scope 2), e -25% per quelle provenienti dalle attività della catena del valore (Scope 3) – target in fase di validazione relativi all’anno di riferimento 2022 e da realizzare entro il 2030. Nel corso del primo semestre Crealis ha inoltre portato a pieno regime nella sede di Enoplastic il funzionamento del nuovo impianto per recuperare e riutilizzare i solventi,una struttura innovativa che già da diversi mesi consente al sito produttivo di Bodio Lomnago di lavorare senza acquistare solventi. Lo Studio indipendente di Life Cycle Assessment (cradle to gate – dati 2023 – produzione nel sito Crealis di Bodio Lomnago, Italia) sulle emissioni di anidride carbonica è stato realizzato nel 2024 con il supporto metodologico di Deloitte, che confronta un capsulone Premium di misura standard 34 1/8 h120mm realizzato con Derma75 con uno analogo realizzato con Derma75L. Fondata nel 1957 a Bodio Lomnago (Varese), Enoplastic è leader mondiale nella produzione di chiusure di garanzia per l’industria del vino e dei liquori, e produce capsule termoretraibili e in polilaminato, capsuloni, tappi a vite, gabbiette e tappi tecnici. Dal 2022 è parte di Crealis, gruppo internazionale leader globale nelle soluzioni di chiusura con un fatturato globale da oltre 300 milioni l’anno, 1500 dipendenti, 17 siti produttivi in 8 Paesi e una presenza commerciale in oltre 70 paesi, per circa 5 miliardi di pezzi prodotti ogni anno. Affiancano Enoplastic altri 7 marchi storici specializzati nei diversi segmenti del comparto chiusure: le italiane Pe.Di e Supercap, le francesi Sparflex e Le Muselet Valentin, la spagnola Rivercap e, oltreoceano, la californiana Maverick Enterprise e la messicana Corchomex. Circa il 35% del fatturato complessivo è made in Italy e la governance del gruppo è affidata al CEO Michele Moglia. |
Fonte: Ufficio stampa Crealis in Italia – ispropress
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