Comunicati | 9 Dicembre 2016 | Fabio Ciarla

Per la prima volta gli Stati Generali della Piadina Romagnola

 

A Riccione martedì 13 dicembre i protagonisti della filiera fanno il punto sul prodotto simbolo della Romagna. 30mila le tonnellate di prodotto IGP. Le sfide del 2017: i mercati esteri

Rimini – Se c’è un prodotto che ha rappresentato il riscatto della Romagna nel corso dei decenni è la Piadina Romagnola. Un tempo pane povero, oggi ambasciatrice della Romagna nel mondo. Un prodotto oggi sulle tavole di Cinque Continenti, di recente protagonista a New York nella Settimana della cucina italiana.

A due anni di distanza dall’ottenimento della certificazione IGP, il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola per la prima volta convoca gli Stati Generali, chiamando a raccolta produttori, autorità, esperti di politiche agroalimentari, associazioni e testimonial. L’appuntamento è per martedì 13 dicembre al Palazzo dei Congressi a Riccione per un momento di incontro e confronto su presente e futuro su uno dei prodotti più apprezzati nelle tavole degli italiani per gusto e versatilità, caposaldo anche dell’economia del territorio, tanto da registrare un fatturato di 30 milioni di euro.

Ma se la Piadina Romagnola è un elemento di forte identità in Romagna, tanto deve essere fatto per farla conoscere anche fuori dai confini dell’Italia. E proprio verso l’estero si concentrano le attività per il 2017.

La sfida dei mercati esteri: Francia e Germania
Un primo assaggio lo si è avuto in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, che a New York ha visto la Piadina Romagnola protagonista in una serie di degustazioni guidate, incontri con la stampa internazionale, presentazioni del prodotto, insieme, tra gli altri, al cuoco numero uno al mondo Massimo Bottura, e João Vale de Almeida Ambasciatore dell’Unione Europea presso l’Onu.

Nel 2017 invece l’attività del Consorzio di concentrerà sue due mercati internazionali: Francia e Germania. L’attività di promozione della Piadina Romagnola si svilupperà attraverso incontri con i buyer, presentazioni alla stampa internazionale, degustazioni guidate, abbinamenti e tanto altro ancora all’insegna del prodotto simbolo della Romagna.

A supporto di questo progetto di promozione, il Consorzio ha ottenuto un finanziamento (primo progetto in graduatoria) sul bando PSR 2014-2020 – Misura 3 – “Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati interni”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Emilia Romagna.

La Piadina Romagnola IGP in cifre
Ma qual è il peso della Piadina Romagnola certificata IGP sul tessuto economico e sociale della Romagna? Decisamente alto, soprattutto per la crescita esponenziale della certificazione. Secondo i dati del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola ad oggi circa 1 piadina su 3 ha la certificazione di Indicazione Geografica Protetta, con il riminese a rappresentare la parte più consistente, ben il 77%.

I produttori iscritti ai controlli di certificazione sono 22, di cui 6 chioschi e un ristorante. Il numero di addetti di produttori di piadina certificata è di 452 su un indotto generale stimato di 2.000 addetti nel “settore” piadina. Il fatturato della Piadina Romagnola IGP è di 30 milioni di euro, su un valore dell’indotto di circa 100 milioni di euro.

Sul fronte della produzione la Piadina IGP ha toccato quota 30mila tonnellate con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente (dal 2013 anno di protezione transitoria al 2016). Un dato rende l’idea della crescita esponenziale della Piadina IGP: nel 2014 era 6.768 tonnellate, nel 2016 arriverà a 12.100 tonnellate.

 

Gli Stati Generali della Piadina Romagnola
Non è certo la prima volta che si parla di piadina in un evento pubblico. È la prima volta invece che si ritrovano insieme tutti i principali attori della filiera per fare il punto della situazione a due anni dal riconoscimento IGP.

A Riccione al Palazzo dei Congressi martedì 13 dicembre alle ore 17,00 si guarda al futuro insieme a Mauro Rosati consigliere del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, l’Assessore regionale alle Politiche Agricole Simona Caselli, il Presidente e il Direttore del Consorzio, Elio Simoni e Paolo Migani, Federico Di Biase di Bioagricert (l’Organismo di controllo dell’Igp), Laila Tentoni vicepresidente di Casa Artusi, rappresentanti delle associazioni Confartigianato e CNA della provincia di Rimini. Introduce la giornata il sindaco di Riccione Renata Tosi, modera la giornata Alberto Improda.

 

Fonte: Ufficio Stampa PrimaPagina Cesena

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