Comunicati | 28 Settembre 2016 | Fabio Ciarla

Il regalo di una Natura generosa si chiama Amarone La Fabriseria Riserva 2011 di cantina Tedeschi

 

Per la prima volta si presenta come Grande Cru proveniente dal vigneto Le Pontare

Per Famiglia Tedeschi, storica realtà della Valpolicella, ascoltare le esigenze e i tempi delle terra è tra i cardini che da sempre guidano le scelte di sviluppo produttivo e il percorso intrapreso da papà Renzo a partire dagli anni ’60.

Oggi più che mai, questa eredità inizia a dare i suoi frutti e così nascono vini di grande carattere e profondità, sempre eleganti, capaci di distinguersi e di farsi notare.

E’ il caso dell’Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva La Fabriseria 2011, di prossima introduzione sul mercato, ma già diventato un vino cult. Un vino che è prodotto dal 1983 solo in annate eccezionali (ad oggi prodotte solo 8 annate) e, a partire dall’annata 2011,  si  presenta come CRU,  con le uve di eccellenza prodotte e altamente selezionate nel vigneto La Fabriseria in località Le Pontare.

Se cogliere i frutti di una natura generosa è un’attività che riempie di orgoglio, dietro tanta qualità si nasconde un lungo e intenso lavoro di ricerca, che la Famiglia Tedeschi ha avviato da diversi anni nei propri terreni, al fine di studiare con meticolosa attenzione i dettagli ad ogni livello operativo: in vigna, in sede di appassimento e in cantina.

Da ogni acino e da ogni vino nascono così con bellissime storia da raccontare.

E straordinaria è la storia di La Fabriseria Amarone della Valpolicella DOC Classico Riserva 2011, nato dall’elevata capacità di ascolto del produttore ai 4 elementi naturali.

La terra: il vigneto La Fabriseria si estende per circa 7 ettari tra i comuni di Fumane e di Sant’Ambrogio in Valpolicella. Il terreno è poco profondo (le radici sono spinte verso il sottosuolo)  ed è un equilibrio di calcari marnosi rosei, calcareniti e scisti argillosi grigio giallastri del Cretacico, abbondanti in scheletro e ricchi di ossidi, capaci dunque di conferire intensità e complessità.

Il calore del sole: massima è l’esposizione del sole, che va a cogliere il versante sud-est, favorendo quindi una raffinata dolcezza di aromi. 

L’aria: l’ubicazione del vigneto in alta collina, ad un’altitudine dai 430 ai 500 metri s.l.m., lo espone a una notevole ventilazione (correnti fresche provenienti da nord dai monti Lessini e correnti piú calde, a mitigare il clima, provenienti dal vicino Lago di Garda) e ad ottime escursioni termiche che favoriscono una minor degradazione degli acini, una miglior composizione fenolica e una sintesi di eleganti aromi.

Il gioco dell’acqua: le caratteristiche del terreno favoriscono un’alta capacità di scolo. Il terreno è di per sé molto asciutto e questo permette di alternare irrigazione di soccorso e stress idrico per ridurre il diametro delle bacche e migliorare il rapporto buccia/polpa.

 

L’annata 2011 ha visto la perfetta ed eccezionale combinazione di tutti questi elementi, dando vita al primo CRU firmato La Fabriseria Amarone (per inciso dallo stesso vigneto da qualche anno produciamo il cru La Fabriseria Valpolicella Classico Superiore) – dichiara Riccardo Tedeschi, contitolare ed enologo di famiglia – Anche in questa annata si conferma un colore rubino intenso, rispetto al passato il vino ha uno stile più fruttato  (la frutta fresca colpisce all’istante il palato) e più dolce al naso, dove gli aromi di invecchiamento quali torrefazione, vaniglia e tabacco, si sposano con sentori intriganti di ribes rosso, lampone e ciliegie sotto spirito. Evidenti anche le note balsamiche e speziate. Un vino frutto della passione per la nostra terra,  capace di regalare emozioni oggi, ma soprattutto in futuro… sì, perché abbiamo imparato la pazienza a saper attendere ciò che la natura ci sa donare”

 

Un vino molto persistente, che non si dimentica facilmente e che ha già raggiunto notevole fama:

  • Slow Wine l’ha definito “Grande Vino” nella propria Guida 2017
  • secondo Daniele Cernilli, alias Doctor Wine è “eccellente e premiato con ben 96 punti”
  • un vino da Tre Bicchieri, per il Gambero Rosso.

 

Fonte: Ufficio Stampa ChiliPR

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *