Comunicati | 20 Novembre 2018 | Fabio Ciarla

CARPINETO con il Vino Nobile Montepulciano Riserva 2013, che raggiunge i 95 punti,  conquista l’undicesimo posto nella top 100 al mondo di Wine Spectator con solo 19 etichette italiane

Unico Nobile presente che stacca anche il Brunello di quattro posizioni.

Un vino icona per l’azienda fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo oltre 50 anni fa

 

Carpineto ancora una volta nella lista dei “magnifici” TOP 100 di Wine Spectator, la classifica più attesa nel mondo enoico. Il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2013 con95 punti guadagna l’undicesimo posto ed è l’unico Vino Nobile presente in classifica.

Con Carpineto il Nobile stacca inoltre di ben 4 posizioni il primo Brunello in classifica al 15° posto. Una sorpresa della classifica e una grande rivincita per la denominazione e per un vino rimasto negli anni spesso in ombra tra Brunello e Chianti Classico.

Per l’Italia 19 le etichette presenti tra i migliori vini al mondo selezionati tra oltre 15.000 etichette degustate alla cieca, 8 solo dalla Toscana, che s’impone così su tutte le altre regioni e anche con un bel distacco, secondo infatti il Piemonte con 3 etichette.

Del Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2013 di CARPINETO Wine Spectator scrive:

“Il bouquet intenso di frutta rossa matura, ribes nero, cuoio insieme alle note speziate e le suggestioni del sottobosco, sono straordinariamente accattivanti mentre la dolcezza del frutto è all’altezza della struttura tannica. Il lungo finale indugia con accenti di tabacco, eucalipto e note ferrose. E’ perfetto da bere da adesso fino al 2030”.

A firmarlo è Caterina Sacchet, alla guida dell’azienda con Antonio Mario Zaccheo ed enologa nel segno di suo padre, Giovanni Carlo Sacchet, di cui ha raccolto il testimone.

Per Carpineto si tratta della quarta volta nella classifica, la prima era stata nel 1998 con il Farnito Cabernet Sauvignon 1995 e poi due volte di seguito, nel 2015 e nel 2016, rispettivamente con il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2010 e 2011. Riconoscimenti che denotano quindi una grande costanza degli standard qualitativi d’eccellenza della produzione di Carpineto e una spiccata attitudine per il Nobile, unica azienda peraltro a produrlo esclusivamente in versione Riserva.

Si tratta infatti di una lunga storia di valorizzazione del Nobile alle massime espressioni quella di Carpineto che oltre alla Riserva produce dal 1998 anche il CruVigneto Poggio Sant’Enrico, 95 punti per l’annata 2010 sulla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019 di Daniele Cernilli.

Un Nobile 100% Sangiovese dalle straordinarie doti di longevità ed espressione di un progetto e di una visione a lunga gittata da parte di Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, soci fondatori dell’azienda, focalizzati già allora sulla declinazione del Nobile nella più piena identità del territorio.

CARPINETO Grandi Vini di Toscana, fondata nel 1967 da due famiglie, Sacchet e Zaccheo, ha oggi 5 tenute coltivate in maniera sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio e che si estendono su 500 ha. Esporta verso 70 paesi al mondo.

Un’icona della Toscana vinicola, una delle poche aziende infatti che vanta tenute e cantine nei territori più vocati e vini delle denominazioni più importanti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Maremma.

CARPINETO, consolidata azienda vitivinicola toscana, dal 1967, quando l’azienda fu fondata,ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute o Appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano.

Tra le top 100 di Wine Spectator, premiata in particolare per alcuni vini icona come il Vino Nobile di Montepulciano Riserval’azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.

Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi.

Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca.

Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenuta su standard molto elevati, con l’obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l’ambiente.

Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l’assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale,affermatasi per l’eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all’estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa.

Tre linee di produzione e oltre 30 etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana. Rossi per lo più, Riserve digrande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.

Nata 50 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola.

Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, nei territori più vocati della Toscana.

Per la Carpineto il vino è passione, emozione, natura, cultura.

www.carpineto.com

 

Fonte: LR Comunicazione

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