Comunicati | 24 Febbraio 2022 | Fabio Ciarla

CANTINA VALLE ISARCO FESTEGGIA I 30 ANNI DELLA LINEA ARISTOS

Con l’annata 2020 si brinda ai tre decenni dei vini “migliori” della cantina firmati per la prima volta dall’enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella

«Aristos», letteralmente «il migliore»: trent’anni fa Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, sceglieva questo aggettivo ambizioso e altisonante dall’antico greco per il debutto della sua linea selezione che oggi, con l’annata 2020, festeggia il suo trentesimo compleanno. Un traguardo importante che il direttore generale Armin Gratl e il suo team hanno scelto di celebrare con una speciale collaborazione: a firmare la nuova annata è infatti l’enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella, consulente della cantina altoatesina dal 2020 che, dopo aver lavorato alla linea classica, per la prima volta si è cimentato con le nove etichette della linea Aristos.

Da questa collaborazione sono nati dei vini di altissimo livello, chiara espressione del territorio altoatesino, che hanno già guadagnato il plauso degli operatori del settore e importanti riconoscimenti: il Kerner Aristos 2020, ad esempio, è stato premiato con i Tre Bicchieri di Gambero Rosso, i 5 Grappoli della Fondazione Italiana Sommelier e le 4 Viti dell’Associazione Italiana Sommelier.

«Grazie alla linea Aristos, Cantina Valle Isarco è riuscita a interpretare al meglio il nostro territorio estremo, varietà per varietà. La rigorosa selezione delle vigne, la riduzione delle rese e una lavorazione delicata fanno nascere vini puri, freschi ed eleganti con un grande potenziale d’invecchiamento – commenta il direttore generale Armin Gratl -. Gli importanti traguardi raggiunti fino ad oggi ci spingono verso obiettivi ancora più ambiziosi: in primis vogliamo infatti portare avanti il lavoro di posizionamento della nostra linea selezione Aristos nella gastronomia medio alta».

ARISTOS: UNA STORIA DI ECCELLENZA

Il 1990 è l’anno del debutto dell’annata Aristos, nata grazie all’intuizione di Franz Dorfmann, il primo enologo di Cantina Valle Isarco che un decennio prima, negli anni Ottanta, inizia a selezionare delle vigne che anno dopo anno si distinguono per una produzione qualitativamente superiore alla media.

I primi test iniziano proprio in vigneto: la resa per ettaro viene abbassata circa del 30% e iniziano i primi esperimenti con micro e macro vinificazioni per raggiungere livelli qualitativi sempre maggiori.

Dopo dieci anni di sperimentazioni, prove e verifiche, nel 1990 vengono imbottigliati per la prima volta il Sylvaner e il Müller Thurgau. Nasce così la linea d’eccellenza della cantina altoatesina che oggi è composta da 9 vini: Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner, Gewürztraminer, Riesling, Sauvignon, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Pinot Bianco, l’ultimo arrivato messo in commercio per la prima volta con l’annata 2016. Queste etichette rappresentano i vitigni più importanti della cantina e sono la massima espressione delle loro tipicità varietali e del territorio estremo in cui vengono coltivati.

Ancora oggi le uve per questa linea vengono prodotte nei vigneti più pregiati della Valle, con rese bassissime (vanno da 30 hl a 50 hl per ettaro) a garanzia di massima qualità. La produzione totale della linea Aristos è di 100.000 bottiglie.

PER I TRENT’ANNI ARRIVA UNA NUOVA ETICHETTA

In occasione del suo 30esimo anniversario, la linea Aristos cambia volto con il restyling delle etichette e il nuovo logo creato in occasione del 60esimo anniversario della cantina nel 2021.

Progettato dal prestigioso studio grafico Doni & Associati di Firenze, il nuovo logo combina armonicamente due simboli rappresentativi della cantina: il profilo stilizzato delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, e la più preziosa delle pietre dure, il diamante che va a incastonarsi perfettamente sui pendii montuosi, proprio come le vigne coltivate dai soci della cooperativa vinicola. In questa duplice simbologia si ritrovano il forte legame con un territorio meraviglioso da cui nascono i vini d’alta quota di Cantina Valle Isarco, e la preziosità e l’unicità di una realtà rara in Alto Adige. Il diamante non rappresenta però solo il valore di questo territorio piccolissimo e la mineralità dei suoi vini, ma con il suo essere sfaccettato è un tributo intrinseco ai molti volti che compongono questa cooperativa, le tante famiglie che con il loro lavoro danno vita a vini straordinari, il cuore della cantina.

Dal logo alle eleganti etichette della linea selezione, il filo conduttore del nuovo progetto grafico dedicato alla linea Aristos è la preziosità: su sfondo nero spicca la scritta “ARISTOS” in oro e il nome del vitigno in bianco, tonalità utilizzate anche nella fascia inferiore per caratterizzare un’etichetta moderna, più leggibile e attuale che racchiude tutta l’eleganza di una linea raffinata, alla vista e al gusto.

A PROPOSITO DI CANTINA SOCIALE VALLE ISARCO
Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, oggi i soci sono 135 che coltivano 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone (Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon). Ogni anno vengono prodotte 950mila bottiglie che rappresentano14 varietà (10 bianche, 4 rosse), per un totale di 28 etichette dove la punta di diamante è rappresentata dalla selezione Aristos e dalle edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner, appena 3mila bottiglie all’anno per vitigno. Il 98% della produzione di Cantina Valle Isarco è dedicata ai vini bianchi, dove primeggia il Kerner affiancato da Sylvaner, Grüner Veltliner, Gewürztraminer e Müller Thurgau. Il fatturato è di 6 milioni di euro, conquistato nel canale Ho.re.ca per l’85% in Italia (di cui la metà in Alto Adige) e per il 15% all’estero. A guidare Cantina Valle Isarco ci sono il presidente, in carica dal 2010, Peter Baumgartner, e il direttore generale Armin Gratl, che ricopre questo ruolo dal 2013. Negli ultimi 5 anni la cantina ha investito oltre 2 milioni di euro per migliorare la propria struttura e le proprie tecnologie.

Fonte: Vino a la carte

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