Comunicati | 21 Luglio 2017 | Fabio Ciarla

A Davide Oldani il Premio Nazionale Galvanina per la Cucina

Il Premio va all’ideatore della cucina Pop. La consegna domenica 24 settembre 2017 a Pesaro nell’ambito della 17a edizione del Festival della Cucina Italiana.

Pesaro – Esiste una cucina Pop ed esiste il suo antesignano: Davide Oldani. Cresciuto alla scuola di quattro mostri sacri della cucina mondiale (Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé), cuoco di fama internazionale con aperture di locali a Manila e Singapore, Oldani è ora Maestro egli stesso, salito persino in cattedra ad Harvard per raccontare il suo modello imprenditoriale Pop, ricco di buone idee, buone maniere e buon senso. Vulcanico artefice di progetti tra cucina, arte e design, il suo curriculum si arricchirà di un nuovo importante riconoscimento: il Premio Nazionale Galvanina 2017 per la Cucina. Gli sarà assegnato domenica 24 settembre nell’ambito della XVII edizione del Festival della Cucina Italiana, uno degli appuntamenti più importanti dedicati alla migliore enogastronomia italiana, quest’anno ospitato a Pesaro (22-24 settembre).

Ad Oldani viene assegnato il Premio per la creazione di una cucina di elevata qualità e accessibilità; per la ricerca dell’armonia nell’ambiente di lavoro come nei piatti, per la sua creatività in cucina che si estende anche alla realizzazione di arredi e di utensili in cui l’eleganza è in perfetto equilibrio con la praticità. Oldani, riceve il testimone da illustri firme della cucina italiana. Tra gli ultimi assegnatari del “Galvanina” per la Cucina, Gianfranco Vissani (2010), Gino Angelini (2011), Pino Cuttaia (2012), Niko Romito (2013), Carlo Cracco (2014), Gino Fabbri (2015), Moreno Cedroni (2016).

Chi è Davide Oldani
Davide Oldani, ideatore della cucina Pop – alta qualità, ma accessibile – ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine. Dopo un anno di attività, le più autorevoli guide gastronomiche lo annoverano fra i grandi chef della cucina italiana.
Le esperienze precedenti lo hanno visto a fianco di Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé.
Nel dicembre 2008 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
Nel novembre 2013 è stato invitato ad Harvard per raccontare la sua esperienza imprenditoriale basata proprio sulla case history sul suo ristorante e pubblicata sulla Harvard Business School Review: gli economisti dell’università hanno definito il suo approccio e la sua organizzazione al lavoro applicabile a diverse categorie professionali e non solo alla ristorazione.
A marzo 2015 ha tenuto una lezione anche all’Università di Business parigina HEC.
Nel maggio 2014 ha fatto nascere il Davide Oldani Cafè nella nuova Piazza del lusso situata in un’area dell’Aeroporto di Malpensa, a Milano.
È stato nominato Ambassador EXPO 2015 e nello stesso anno è stato chiamato a partecipare come speaker al World Business Forum di Milano.
Ha pubblicato Cuoco andata e ritorno (2008), La mia cucina pop, L’arte di caramellare i sogni (2009), Pop. La nuova grande cucina italiana (2010), Il giusto e il gusto (2012), Storie di sport e cucina (2013), Chefacile (2013), Pop Food (2015), D’O eat better (2016).
Da 16 anni collabora con il mensile La Cucina Italiana. Redige settimanalmente, per Sport Week, una rubrica di cucina pop e sport, e scrive nel blog Chiacchierando con gusto di IoDonna, il femminile del Corriere delle Sera.
Nel 2016 ha inaugurato un ristorante a Manila, uno a Singapore, e ha aperto il suo nuovo D’O, un’evoluzione del precedente, con vetrate a vista che guardano la piazzetta attigua ai “vecchi” locali, con l’obiettivo di realizzare un progetto gastronomico più importante, capace di confrontarsi con altre grandi cucine nel nostro Paese, e non solo. Nell’estate dello stesso anno è stato nominato dal CONI Food & Sport Ambassador e chiamato come chef a Casa Italia per le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
La sua attività di designer, scaturita dall’osservazione quotidiana delle abitudini dei propri ospiti, rispecchia quella di cuoco: tavoli, sedie, piatti, posate e bicchieri sono ispirati alla filosofia POP, ossia a un concetto di divulgazione popolare: semplici, funzionali, eleganti.
I marchi creati per il design sono: “IDish” – “assiette D’O” – “H2D’O
I nuovi format: “FOO’D” – “Davide Oldani Cafè” – “CucinaPOP”.

 

Il Festival della Cucina Italiana 22-24 settembre

Giunto alla XVII edizione, è uno degli appuntamenti enogastronomici più rilevanti del Paese, realizzato insieme ai protagonisti del cibo, del vino e della cultura agroalimentare. Caratteristica del Festival è quella di essere itinerante: negli anni passati è stato ospitato nel Museo della Marineria di Cesenatico, nella città del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola, all’Isola d’Elba, a Londra, a Piobbico, a San Benedetto del Tronto, a San Patrignano, a Rimini e a Bologna, coinvolgendo il folto pubblico (fino a 80.000 presenze), le televisioni, i giornalisti, i più importanti chef italiani e i buyers esteri.

Quest’anno per la prima volta sarà organizzato a Pesaro, in pieno centro storico. Protagonisti gli chef dell’Accademia Nazionale Italcuochi, coordinati da Gianfranco Vissani, le Mariette artusiane con lezioni di pasta, cene d’autore con i gli chef Gianfranco Vissani e Davide Oldani, la musica omaggio alla città di Rossini, degustazioni guidate di grandi rossi, champagne e vini autoctoni, mercatino del food di qualità, corsi di cucina gratuiti e tanto altro ancora.

Il Festival è coordinato da La Madia Travelfood, oggi inserita nel contesto di Cose Belle d’Italia.

 

Info: www.festivaldellacucinaitaliana.it

 

Fonte: Ufficio Stampa La Madia / PrimaPagina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *