Comunicati | 15 Luglio 2019 | Fabio Ciarla

12eMezzo, per Varvaglione1921 un concentrato di sostenibilità dalla vigna alla bottiglia

Tutte le novità del restyling: carte da lavorazioni etiche e tappi in fibra di canna da zucchero

Una linea di vini completamente sostenibile. 

Dalla vigna alla bottiglia 12eMezzo è il progetto più moderno ed eco-compatibile attualmente sul mercato e che porta la firma di Varvaglione1921. In campagna, grazie alla presenza di stazioni meteo che valutano tutta una gamma di parametri, non ci sono trattamenti se non quelli realmente necessari e richiesti dalla pianta. Sostenibilità che continua nella scelta dei supporti riciclabili della RAF cycle, fino alle carte certificate FSC un marchio che identifica i prodotti provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici; insomma, carte che provengono daforeste gestite in maniera sostenibile. Per finire, anche il tappo è frutto di una ricerca e di un investimento teso alla tutela dell’ambiente poiché si è optato per un prodotto, targato Normacorc, al 100% e prodotto in fibra di canna da zucchero.

Un impegno che dall’attenzione all’ambiente passa all’unicità dell’etichetta che cambia per essere al passo con i tempi. Impercettibile, ma sostanziale. Ecco la nuova immagine scelta da Varvaglione1921 per la linea 12eMezzo. «Siamo intervenuti graficamente per valorizzare i dettagli e spingere sull’identità, per unificare il layout ma, attraverso alcuni particolari, evidenziare ancora più l’unicità di ogni bottiglia» spiega Marzia Varvaglione. Sono stati uniformati i colori delle capsule differenziando la selezione dei rossi da quella dal resto della collezione per rafforzare l’appartenenza di ogni vino a quella che per Varvaglione1921è una delle linee più amate in Italia e all’estero dove è presente in 60 paesi. «Ci sembrava importante dare un’idea di continuità anche grafica sugli scaffali delle enoteche o in qualunque luogo in cui le bottiglie vengano esposte – prosegue Marzia – abbiamo differenziato il colore per il Primitivo e per il Negroamaro per dare a ciascuna bottiglia anche una vita propria nel segno della riconoscibilità e siamo intervenuti, graficamente, sulla laminatura che da color argento è diventata dorata». Insomma, un lavoro di rifinitura nell’ottica di una comunicazione efficace, immediata e moderna alla quale si è unito un lavoro che ha puntato sui sentori che, su ciascuna etichetta, prendono la forma degli elementi che si sentono al naso dalla degustazione olfattiva.

La collezione 12eMezzo è il risultato di un progetto di grande appeal che ha visto la collaborazione tra Varvaglione1921con l’Università di Udine che, insieme, hanno lavorato affinché, partendo dai vitigni autoctoni di origine pugliese, si mettessero in bottiglia vini con il medesimo grado alcolico. Da questo, che si attesta sui 12,5% alc, è derivato anche il nome di quella che è una linea che sta riscuotendo un grandissimo favore da parte dei mercati sia italiani sia stranieri.

12eMezzo riflette pienamente la filosofia della famiglia Varvaglione di utilizzare i tradizionali vitigni autoctoni pugliesi, implementando al contempo un moderno processo di vinificazione. Ciò dà origine a vini freschi e innovativi che sono unici nel loro packaging. Un progetto che a distanza di qualche anno ha ricevuto la giusta attenzione per renderlo più moderno e ancora più accattivante nella sua immagine.

 

Fonte: Ufficio stampa Monica Caradonna

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