Comunicati | 20 Ottobre 2025 | Fabio Ciarla
Ômina Romana. Vendemmia 2025 all’insegna dell’equilibrio e della longevità
Si è conclusa da pochi giorni la raccolta delle uve nei vigneti dei Colli Albani dell’azienda della famiglia Börner. Uve sane e di qualità donano ottimismo e lasciano prevedere vini dalle ottime potenzialità nel tempo.
Velletri, 20 ottobre 2025 – Un’ottima annata dal punto di vista climatico che si è conclusa con una vendemmia priva di criticità e con la raccolta di uve sane e dal grande potenziale. A pochi giorni dalla conclusione della vendemmia, c’è soddisfazione tra le vigne di Ômina Romana, azienda dell’area dei Castelli Romani di proprietà della famiglia Börner.
L’annata 2025 è stata tra le più equilibrate degli ultimi anni per l’azienda dei Colli Albani. Il ciclo vegetativo ha avuto un decorso lineare: l’inizio del germogliamento è stato accompagnato da piogge abbondanti nei mesi di aprile e maggio, con un’escursione termica importante e notti caratterizzate da temperature fredde. Le precipitazioni sono poi diminuite nei mesi successivi, fino a scomparire completamente durante la vendemmia, consentendo di procedere alla raccolta delle uve a bacca bianca e delle prime uve a bacca rossa senza mai affrontare problemi di pioggia o di bagnatura fogliare.
«È stata un’annata certamente positiva che siamo riusciti a gestire senza particolari emergenze» commenta Paula Pacheco, agronoma di Ômina Romana «Grazie al monitoraggio costante e alle nuove tecniche di confusione sessuale adottate in vigna abbiamo tenuto sotto controllo la pressione dei parassiti con interventi davvero minimi. Nonostante il caldo eccezionale registrato a luglio, superiore alla media, il ciclo produttivo non si è accorciato. Nei momenti delicati dell’invaiatura e della maturazione l’irrigazione di soccorso – dosata accuratamente – ha permesso di superare la siccità estiva. Mentre la vendemmia si è svolta quasi sempre con uve asciutte in quanto solo due giorni piovosi hanno fermato la raccolta.»
«Questa vendemmia conferma che investire su metodo e costanza ripaga. Non abbiamo mai avuto fretta: abbiamo lasciato che fosse la pianta a dettare i tempi, e oggi abbiamo uve che raccontano un territorio in salute» conclude Katharina Börner, titolare di Ômina Romana. «Ora tocca alla cantina tradurre questo duro lavoro all’interno della bottiglia e poi del bicchiere. Non vediamo l’ora di condividere questa annata con chi ci segue e crede nella nostra visione.»
Il bilancio finale restituisce un’annata di grande equilibrio, con uve caratterizzate da un’ottima freschezza aromatica e struttura. Le prime vinificazioni in corso lasciano prevedere vini eleganti e di lunga prospettiva.
Fonte: Ufficio Stampa Ômina Romana – fruitecom




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