Comunicati | 19 Settembre 2025 | Fabio Ciarla

IL SUOLO DELLE MARCHE CON I RISULTATI DI TRE ANNI DI SPERIMENTAZIONI

PRESENTAZIONE DI UNA INNOVATIVA PRATICA DI COLTIVAZIONE PER IL SUOLO DELLE MARCHE

A CAMERINO LUNEDÌ 22 SETTEMBRE IL CONVEGNO FINALE DEL PROGETTO ORTOBIOSTRIP

AD AVER INTRODOTTO L’INNOVAZIONE DUE AZIENDE MARCHIGIANE, DI FRATTE ROSA E CAMPOFILONE

I risultati di una innovativa pratica di coltivazione per il suolo delle Marche saranno resi noti lunedì 22 settembre a Camerino. L’appuntamento è alle ore 9.30nella Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” di Unicam.

Ad essere presentati sono i risultati emersi dal progetto di innovazione “OrtoBioStrip”, acronimo di Orticoltura Biologica a Strisce, avviato a ottobre 2022.

Tra gli ospiti del convegno i partner della sperimentazione e voci autorevoli del settore, tra cui agricoltori e professori, nonché dirigenti e ricercatori del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), di UNICAM (Università degli Studi di Camerino), FIRAB (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica), AMAP (Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca), ANARSIA (Associazione Nazionale delle Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche e Forestali) e ARCA srl Benefit (Centro studi di agroecologia biorigenerativa).

OrtoBioStrip giunge alla conclusione dopo tre anni di studio e sperimentazioni. Questo è infatti il convegno finale del progetto finanziato nell’ambito del PSR Marche 2014-2022 SM 16.1.A.2 che ha promosso l’implementazione di un sistema biologico altamente diversificato e rispettoso del suolo e della biodiversità, quale quello della coltivazione a strisce (strip cropping) e di altre pratiche agroecologiche.

La sperimentazione ha coinvolto due aziende agricole biologiche pilota delle Marche, tra la provincia di Pesaro Urbino e di Fermo. Ad aver introdotto l’innovazione, condividendo buone pratiche e mettendo a disposizione i loro terreni per osservare sul campo le soluzioni proposte, sono l’agricola I Lubachi Bio di Nicola Rosatelli, a Fratte Rosa (PU) e l’azienda ortofrutticola Malavolta di Enzo e Ivano Malavolta, a Campofilone (FM). I partner del progetto, oltre alle due aziende, sono: il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA); l’Università degli Studi di Camerino (UNICAM); la Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB) e Arca srl Benefit (Centro studi di agroecologia biorigenerativa).

Durante l’evento i partner di progetto presenteranno la sfida progettuale, gli obiettivi perseguiti, le innovazioni introdotte, i risultati raggiunti nonché le criticità affrontate e le soluzioni adottate nel corso della sperimentazione. Sarà inoltre l’occasione per riflettere sulle sfide dell’agroecologia nel contesto europeo.

L’evento è accreditato all’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali. La partecipazione è gratuita, ma è gradita la registrazione online al link: https://short-url.org/ortobiostrip  

IL PROGRAMMA

Il convegno, moderato da Valentina Piselli di Arca, sarà introdotto dal Prof. Emanuele Tondi, Prorettore Vicario Unicam e Bruno Garbini, Presidente di Arca srl Benefit (Centro studi di agroecologia biorigenerativa).

La mattina sarà suddivisa in due sessioni, con apertura lavori a cura di Andrea Albanesi, funzionario responsabile Innovazione in Agricoltura Regione Marche.

Alle Sessione 1 dal titolo “Sistemi agroecologici innovativi: performance, trade-off e impatti della coltivazione a strisce. Evidenze dal progetto OrtoBioStrip” prenderanno parte: il Stefano Canali dirigente di ricerca del CREA e responsabile scientifico per il CREA della Partnership Agroecology; e i ricercatori CREA: Fabrizio Leteo del Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Monsampolo del Tronto e Ileana Iocola del Centro Agricoltura ed Ambiente di Roma. Interverranno anche la Prof.ssa Antonietta La Terza e il Marco Monticelli di Unicam con la relazione dal titolo “Misurare la salute del suolo: artropodi e lombrichi come indicatori biologici nei sistemi agroecologici”. A seguire focus sull’approccio Living Lab, co-creazione di innovazione e valutazione partecipata delle pratiche agricole e del paesaggio con il Luca Colombo, segretario generale FIRAB (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica).

La Sessione 2 sarà un Dialogo aperto tra agricoltori, ricercatori e istituzioni sulle prospettive future dell’agroecologia nelle Marche: esperienze dal progetto Ortobiostrip e oltre, curato da Gabriele Campanelli dirigente di ricerca del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e responsabile della sede di Monsampolo del Tronto del Centro di Orticoltura e Florovivaismo, Nicola Rosatelli dell’Azienda Agricola I Lubachi Bio, di Fratte Rosa, ed Enzo Malavolta dell’Azienda ortofrutticola Malavolta, di Campofilone. A seguire Ambra Micheletti Responsabile Progetto Biodiversità per l’Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca (AMAP) accenderà i riflettori sulla valorizzazione territoriale, strumento chiave per la tutela della biodiversità agraria marchigiana.

Al termine di ogni sessione sarà previsto uno spazio dedicato al dibattito, con possibilità di porre domande per favorire il confronto.

Le considerazioni finali affidate ad Andrea Bordoni, Direttore tecnico ANARSIA, Associazione Nazionale Agenzie Regionali Sviluppo Innovazione Agronomiche e Forestali.

Fonte: Ufficio stampa A.T.

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