Comunicati | 31 Marzo 2025 | Fabio Ciarla

Il castagno e la qualità dei vini toscani
Il 16 aprile al Castello di Verrazzano i vini e i risultati del progetto ToSca, che approfondisce il rapporto tra i vini toscani e l’uso del legno di castagno locale
Gentili colleghi,
mercoledì 16 aprile alle ore 15.00 presso il Castello di Verrazzano a Greve in Chianti (FI) si terrà l’evento finale con degustazione e presentazione dei risultati del Progetto ToSca, che approfondisce l’enologia dei vini toscani fermentati e affinati nei carati di castagno toscano.
Invio di seguito il Comunicato Stampa di presentazione dell’incontro, la locandina con il programma e una foto del Carato di castagno toscano.
Resto naturalmente a disposizione per qualsiasi informazione.
Un cordiale saluto
Alessandra Biondi Bartolini
Giornalismo e divulgazione tecnica e scientifica
Cell 3356214023
abiondibartolini@tiscali.it
alessandra@innovino.it
Comunicato stampa
Il castagno e la qualità dei vini toscani
Il 16 aprile al Castello di Verrazzano i vini e i risultati del progetto ToSca, che approfondisce il rapporto tra i vini toscani e l’uso del legno di castagno locale
Nell’incontro finale del progetto ToSca, che si terrà nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile a partire dalle 15.00 al Castello di Verrazzano a Greve in Chianti, si degusteranno i vini fermentati o maturati nei carati di castagno proveniente dai boschi della Toscana e si conosceranno i risultati degli studi svolti.
Dal bosco alla bottiglia il cammino può essere lungo, soprattutto quando il legame si è spezzato nel tempo e deve essere ricostruito. Dal 2017, in otto anni di studi e approfondimenti, le aziende, i ricercatori e le ricercatrici toscani hanno lavorato insieme, con il supporto delle istituzioni, per ridare vita alla filiera legno-vino. Una tradizione che si era interrotta e che grazie a un lungo lavoro di sperimentazione può tornare a vivere.
Il progetto ToSca, finanziato nell’ambito della sottomisura 16.2 del PSR Regione Toscana 2014-2022 e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è il terzo di una serie di progetti destinati a ricreare in Toscana la filiera che lega il comparto forestale al settore vitivinicolo, dando valore alla produzione legnosa e al tempo stesso recuperando e reinterpretando in chiave moderna un elemento della tradizione enologica toscana quale è la botte di castagno.
Dopo avere approfondito, nei progetti precedenti, gli aspetti di gestione forestale e di sviluppo delle competenze necessarie per la lavorazione del legno e la fabbricazione dei carati, con ToSca il gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze ha indagato gli aspetti relativi alla qualità dei vini, nelle loro caratteristiche di stabilità e di identità organolettica.
Il team di ricerca fiorentino, formato da Valentina Canuti, Paola Domizio, Monica Picchi, Lapo Pierguidi, Valentina Civa, Francesco Maioli, Natascia Bartolozzi e Giada Gironi, ha approfondito tutti gli aspetti connessi al rapporto vino-legno per sviluppare, in un’enologia in continua evoluzione, uno stile enologico nuovo e identitario, evoluzione e miglioramento di quello tradizionale.
Partner del progetto sono il Podere Scurtarola (capofila), il DAGRI Università degli Studi di Firenze, la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, il Castello di Verrazzano, il Podere 1808 di Andrea Triossi e la Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana.
Nell’incontro di chiusura e presentazione dei risultati del progetto, che si terrà il 16 aprile prossimo al Castello di Verrazzano, si partirà dai vini, protagonisti della degustazione tecnica a cura del DAGRI. I risultati delle schede compilate dai partecipanti saranno elaborati nel corso dell’incontro stesso e potranno essere discussi insieme agli esperti e ai produttori partner del progetto: Giovanni Luigi Cappellini del Castello di Verrazzano, Pier Paolo Lorieri di Podere Scurtarola e Andrea Triossi di Podere 1808.
Nella seconda parte dell’incontro con Marco Mancini della Fondazione Clima e Sostenibilità, si ripercorreranno tutte le tappe dei progetti precedenti, mentre Valentina Canuti, responsabile scientifica del progetto, insieme a Paola Domizio, Monica Picchi e Lapo Pierguidi dell’Università di Firenze, presenteranno i risultati degli studi e gli approfondimenti svolti.
Un’occasione per riflettere sulle opportunità della filiera e per conoscere le proprietà enologiche ed organolettiche di questo materiale antico che torna a proporsi in una chiave moderna e innovativa.
Per informazioni sul progetto https://www.stradevinoditoscana.it/tosca/
La partecipazione è aperta ma l’iscrizione è obbligatoria.
Per le iscrizioni all’incontro si prega di inviare entro il 14 aprile una mail all’indirizzo info@stradevinoditoscana.it.
Le adesioni saranno accolte fino all’esaurimento dei posti.
Fonte: Ufficio stampa A.B.
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