Comunicati | 13 Novembre 2025 | Fabio Ciarla

VICO Pizza&Wine a Roma. La più bella che c’è su piazza

E la piazza è Piazza Rondanini 47, indirizzo iconico della pizza.

Dici VICO e hai detto una grande pizza e una serata speciale, insomma lo stile VICO

VICO la trovi nel cuore di Roma, a due passi dal Pantheon, in un palazzo tardo Cinquecento con tanto di soffitti affrescati e stemma dei Tudor che l’abitarono. Arredi liberty firmati Basile e qualche opera d’arte alle pareti, ma il primo capolavoro qui è la pizza.

Siamo in quella che viene definita “la pizzeria più bella del mondoIl salotto buono, anzi goloso, della pizza.

Se la pizza è al top è VICO. Un mix di arte pizzaiola, prodotti d’eccellenza, ospitalità partenopea, spazi e arredi sorprendenti, ottime etichette e una mixology di qualità. Una formula vincente fatta di golosità, gentilezza e convivialità. Si riassume così la chiave dello stile VICO.

VICO Pizza&Wine ha spiazzato fin dall’inizio, sorpreso. E’ un unicum nel panorama romano, e non solo. Una pizza contemporanea di altissima qualità in una location straordinaria e ricca di colore eppure informale e dove l’eleganza è consuetudine gentile” racconta Antonio Palumbo, anima e motore di VICO.

Smentendo chi proprio per la sua unicità e bellezza ne parla come il ristorante della pizza: “chi l’ha detto che una pizzeria non possa essere bellissima, anzi, la più bella”.

Un nuovo format con dietro una nuova visione dell’essere pizzeria grazie ad un giovane imprenditore che arriva dall’esperienza della hôtellerie storica caprese e decide di scegliere l’universo pizza per lanciare un nuovo concetto di ospitalità a tavola, declinato intorno a quello che per storia e tradizione è il più pop degli alimenti, ma anche quello dove oggi c’è più fermento.

E lo fa mettendo a punto una pizza eccellente3 Spicchi Guida Pizzeria d’Italia Gambero Rosso e fin dall’apertura sempre ai vertici di rating e recensioni.

E se pizza vuole dire convivialità, VICO ridefinisce il concetto di ospitalità, di condivisione della tavola e della serata fatta di atmosfera ed energia vibrante.

Tutto gira intorno alla tonda, protagonista indiscussa della scena, alla Carta o in menu degustazione, un’ospitalità personalizzata, una mise en place che si fa notare, un servizio curato e gioioso, un’atmosfera avvolgente e lieve. In poche parole proprio una bella serata!

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Uno straordinario NUOVO MENU autunnale, eclettico e dai risvolti gourmet, un menu di pizze e non solo che reca la firma a più mani di tutta una squadra giovane e in continuo fermento. A cominciare dal pizzaiolo nato a Napoli nei Quartieri SpagnoliCiro De Vincenzo, 31 anni, che può dichiarare più che vinta la grande scommessa e ormai a pieno titolo lanciato nella rosa dei giovani grandi pizzaioli.

L’apertura e l’affiancamento di un grande maestro, poi da un anno il nuovo corso tutto da solo iniziato con umiltà e rispetto nel solco della tradizione, ma con quella scintilla, quel fuoco sacro della passione e gradualmente l’affermazione di una cifra stilistica sempre più autonoma, dinamica e di ricerca, con il proprio il proprio stile di pizza, riconoscibile e identitario.”

“Ho continuato a studiare gli impasti, a provare farine diverse, a lavorare sui topping e calibrarli, a ricercare prodotti di territorio e stagionali, a studiare gli abbinamenti. E oggi posso dire di avere un impasto tutto mio, un impasto contemporaneo inconfondibile, utilizzato per diverse tipologie di pizza: fritta, al forno a legna, al forno elettrico”, racconta Ciro De Vincenzo.

Un menu, quello appena varato, che è un vero carosello di proposte e di pizze da scegliere anche nel format degustazione o da condividere (dall’ottimo rapporto costo-qualità).

All’altezza gli abbinamenti nel calice: Carta dei vini importante (premiata come migliore Carta Vini Pizzeria) e una drink list d’autore.

Partner di VICO è infatti Salotto 42, uno dei locali più cool e al tempo stesso consolidati del bere miscelato nella Capitale.

La Cocktail list studiata per VICO, in pairing e non, si focalizza quest’anno su 10 grandi signature VICO ed è sempre presente accanto alla ricca offerta vino. E’ lo stesso barman ad andare al tavolo e consigliare gli abbinamenti.

Una combo di miscelati e lievitati che fa di VICO un PIZZA Lounge tutto da vivere a molte ore della giornata oltre la cena (dal martedì alla domenica anche a pranzo) e fino all’after dinner magari scegliendo anche solo da una ricca Carta dei dessert.

Un mood rilassato ma anche un po’ glam su questa scena napoletana alla quale alludono anche le maschere e i costumi partenopei riuniti in un Carosello napoletano’ di carta sopra il bancone.

La PIZZA, i FRITTI, i DOLCI, i VINI, i COCKTAIL

Non c’è sipario però sul bellissimo bancone in marmo rosso pregiato, tradizione e contemporaneità dialogano a scena aperta mentre Ciro e i ragazzi impastano, stendono, infornano.

Ciro De Vincenzo ha cominciato a mettere le mani in pasta nel ristorante pizzeria del nonno a 14, anni mentre ancora andava a scuola e aveva già un grande desiderio di farsi strada.

Appassionato e pignolo, intuitivo e determinato; un’attenzione maniacale all’impasto (rigorosamente da tradizione: acqua, sale, farina e lievito fresco), il rigore scientifico nel controllo dell’umidità, dell’idratazione, nel rapporto tra gli ingredienti e i tempi di miscelazione, l’assoluta calibratura dei tempi e della tecnica di lievitazione (24 ore cambiando le temperature), grandi virtù artigianali e manualità felice nella stesura.

Un vero rito a scena aperta, a beneficio dei commensali ammirati da quella rapida acrobazia tra dito, dorso, rollio e schiaffo.

Subito dopo il piccolo BENVENUTO, ogni sera diverso, la mano leggera e sapiente già si sente coi FRITTI di straordinaria digeribilità e morbida croccantezza. Esemplari le Montanarine(piccole pizze fritte) condite o farcite in tre modi diversi.

Vera e propria goduria la Montanarina Bomba Marinara, una bomba fritta farcita dopo la cottura di pomodoro San Marzano, aglio, olio e origano. Un guscio dorato e fragrante con un cuore morbido e golosissimo. Un’esplosione di sapore. Piacere puro! E poi la frittatina di pasta, la crocchè, i supplì e la pizza fritta JR.

Venti le PIZZE in carta tra le tradizionali e le creative con abbinamenti originali e talvolta garbatamente estrosi, di cui alcune sempre presenti e altre che cambiano secondo le stagioni, e due calzoni, il Calzone napoletano e il Vitello alla Fornara.

Un mix perfetto tra tradizione e innovazione con un’ampia scelta anche in versione “to share” perché il piacere sia condiviso.

Spiccano nel menu le tre pizze croccantiMarinero, Boscaiola, Diavola di mare e le due pizze in doppia cottura, prima fritte e poi al forno, croccanti. Margherita Vico e Tonno e Cipolla, decisamente la più creativa, con tataki di tonno rosso, cipolla rossa di Tropea in agrodolce, coulis di basilico, fior di latte, pinoli tostati.

MENU DEGUSTAZIONE stagionali cambiano quattro volte l’anno e spaziano su differenti tipologie di pizze. Percorsi diversi passando dalla tradizione ad elaborazioni più contemporanee per dare modo di provare diverse declinazioni di impasti, cotture e topping e stare a tavola in un arco di tempo più ampio e rilassato.

Comm na vot da 5 portate (35€): Crocche, pizza Santa Lucia, Margherita, il Calzone Napoletano, Dessert.

Marinare e Margherite da 6 portate (40€): Montanara Bomba Marinara, pizza Marinara, Marinero, Margherita, Margherita Vico, Dessert.

La Settima Moglie da 7 portate (45€): Montanara Gambero Rosso, pizza Diavola di Mare, Margherita Vico, Calzone Vitello alla Fornara, Non fare il porcino, Quattro formaggi e un tartufo, Dessert.

In alcune pizze un mix di farine diverse, alcune con un carattere più deciso, prevedendo impasti diversi. Il risultato è una pizza tenace e morbida al tempo stesso che dopo un minuto o poco più di forno ad alte temperature regala quel disco dorato con un cornicione soffice, dal profumo inconfondibile, dalla consistenza carezzevole e un lieve effetto crunch per un gusto finale così leggero che fa venire voglia di un bis.

La stessa ricerca assoluta dell’eccellenza c’è per gli ingredienti: fornitori, per lo più campani, ma anche laziali, prima di tutto a garanzia dei due capisaldi del topping, il pomodoro e la mozzarella. Così come per l’olio evo e le verdure.

Già perché Ciro oltre la tradizione propone anche alcune declinazioni della pizza guardando alla cucina, che da giovanissimo ha anche frequentato collezionando piccole esperienze significative.

Tra forno e fornello quindi potremmo dire: in alcune pizze special troviamo infatti un leggero cross over del gusto con ingredienti d’eccellenza come i pomodori di tante varietà e con preparazioni e cotture diverse. Come nel caso della Crunchy Diavolasignature pizza di Vico, molto amata insieme alla Margherita Vico, l’altra signature.

E a proposito di cucina, secondo lo stile della pizzeria napoletana d’altri tempi, dove in Carta oltre alla pizza si trovavano anche alcuni classici della cucina popolare napoletana, sotto la voce DALLA CUCINA troviamo Polpo al sugo, Vitello alla Genovese Salsiccia e Friarelli, più tre insalate particolari.

Grandi classici partenopei e leggere rivisitazioni nella Carta dei DESSERT curata dal Maestro Pasticciere, nonché campione del mondo di pasticcieria, Ciro Chiummo ed eseguita dalla giovane pasticciera Sofia: dolci equilibrati ma dal gusto ricco, pieno, come la Coccinella, il signature giocoso e goloso, o una Delizia al limone da manuale.

Ampia la scelta dei VINI curata da Vincenzo Boffo con circa 100 etichette tra bollicine, bianchi, rosati e rossi. Grandi cantine ma anche piccoli vignaioli. Tutta Italia, a parte la scelta d’Oltralpe per gli champagne, perfetti per le pizze fritte. Varia anche la proposta a mescita che permette abbinamenti più snelli e la cocktail list molto eclettica che miscela partendo da spirits d’eccellenza e ingredienti tutti naturali con molte preparazioni fatte in casa.

Magari si comincia con un aperitivo, il Passion lavander, e si continua a bere miscelato, per esempio con un Vico’s Garden perfetto in abbinamento ad una delle pizze signature di Ciro, la Diavola. Tra vini e cocktail da VICO si beve bene, e fino a tardi.

LO SPAZIO e il SERVIZIO

Nello storico Rione Sant’Eustachio, fitto di dimore di antiche famiglie patrizie, e con ancora i caratteri dell’architettura cinquecentesca e inserti preziosi del barocco romano, ecco piazza Rondanini, appartata e discreta pur se a pochi passi dal Pantheon da una parte, e piazza Navona dall’altra.

Ancora l’originaria forma rettangolare e un paramento continuo di case tipiche romane quasi tutte rossastre, monumentali, con portali ad arco bugnato e qualche bel finestrone che lascia intravedere soffitti affrescati

Al civico 47 di piazza RondaniniPalazzo Rondanini alla Rotonda, pieno Cinquecento, c’è VICO Pizza&Wine.

Stessa passione che per la qualità altissima della materia prima, gli impasti e le lievitazioni, la cottura, per la bellezza degli arredi, i dettagli, così da avere un’esperienza del gusto al top e l’allure di uno spazio unico.

L’edifico fu fatto costruire agli inizi del 1500 dal Cardinal Thomas Wolsey, potente uomo di Stato alla Corte di Enrico VIII, sulle rovine di terme neroniane. E lo stemma dei Tudor al centro del soffitto a volta affrescato a grottesche, e restaurato dalla Soprintendenza, sta a testimoniarlo.

Progetto architettonico di ristrutturazione e d’interior design firmato da Roberto Antobenedetto Studio che intervenendo su un edifico di tale impatto storico ha scelto una cifra stilistica di forte iconicitàIl risultato è un connubio perfettamente riuscito tra antico e contemporaneo, dove anche il colore, la creatività, hanno giocato un ruolo decisivo impreziosendo gli ambienti, rendendoli unici. Una cornice che sorprende e seduce.

Alle pareti delle due sale (per un totale di 170 mq di superficie) infatti un’opera straordinaria e preziosa del modernismo italiano, un’intera boiserie in legno laccata e dipinta in stile “carretto siciliano” realizzata nel 1908 dagli Stabilimenti Ducrot per la famiglia palermitana dei Florio su idea e disegno di Ernesto Basile.

Si rifà al liberty anche il sontuoso (diametro di 160 cm) lampadario che campeggia nella prima sala creando un bell’effetto di luce calda. Proprio sotto un grande tavolo da otto di modernariato.

A parete quadri o sculture come il monocromo di Paolo Di Capua, l’installazione di piatti incorniciati, o il piccolo bassorilievo in terracotta della Partenope, sorta di “cammeo” allusivo a bellezza e tentazione.

Tocco molto vivace quello della carta da parati dietro gli scaffali della libreria a parete omaggio ai vicoli di Napoli. E poggiati sugli scaffali oggetti e libri che potremmo trovare in una casa.

I servizi invece sono stati progettati creando con un gioco di specchi un effetto infinity, mentre l’uso di un mosaico macro bicromo completa pareti, soffitto e pavimenti.

A mosaico anche il forno, realizzato da artigiani vietresi: la cupola con tessere presenta un disegno vivace a piccoli cerchi rossi e verdi tipico della Costa d’Amalfi; mentre sui piatti Villeroy & Boch, personalizzati per VICO, tra i decori ad hoc spunta una coccinella rossa, la “coccipizza” che iconizza proprio la pizza e augura la buona fortuna, il benessere.

“Già perché a VICO i valori del buon augurio e dell’ospitalità tipicamente partenopea si fondono con l’approccio tradizionale e pop del mondo della pizza – sottolinea Palumbo – una sintesi tra semplicità ed eccellenza. Chic ma con leggerezzaEleganza informale, per dirla in due parole. VICO ha un passo diverso rispetto alle pizzerie tradizionali o anche di concezione moderna, è un concept nuovo per una pizzeria, che unisce qualità altissima, ambiente e un servizio molto ospitale. Sempre disinvolto.”

Ed ecco anche perché da VICO, non solo si mangia bene ma si sta bene! E ci si alza da tavola divertiti.

VICO Pizza&Wine è anche a CAPRI aperto da giugno ad ottobre nello splendido giardinomediterraneo dell’hotel La Residenza.

VICO Pizza&Wine – Roma -Piazza Rondanini 47 – tel. O6/87809501

Aperto tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00 – venerdì e sabato23.30, dal mercoledì alla domenica aperto anche a pranzo 12.30 -15.30

Fonte: LR Comunicazione

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