Rubriche | 16 Luglio 2019 | Roma&Dintorni

Vitus Vini, aria nuova in quel di Frascati

“Auranova” è il nome del Frascati DOC targato Vitus Vini, il nuovo progetto della Cooperativa Tusculum presentato lo scorso venerdì 12 luglio, e rappresenta forse come meglio non si poteva l’atmosfera che si respira sui colli tuscolani. Aria nuova, idee nuove ma con radici profonde, come assicurano i 40 produttori che della Tusculum sono le fondamenta, una realtà nata nel 1977 e che per la prima volta si affaccia al passaggio finale, quello della vinificazione e imbottigliamento. Per farlo ha messo insieme una squadra ben organizzata, il presidente è Lorenzo Sbardella che può contare su due tecnici di comprovata esperienza come Mauro De Angelis (agronomo e già presidente del Consorzio di Tutela Vini Frascati) e Lorenzo Costantini (enologo molto conosciuto in zona).

L’appuntamento, nella sala degli specchi del Comune di Frascati, ha confermato come l’iniziativa sia un qualcosa che va ad aggiungersi a quanto di buono già si sta facendo. Prova ne è l’accoglienza istituzionale, confermata dal delegato all’Agricoltura dell’Amministrazione Basilio Ventura, e il saluto rivolto ai presenti dal neo-eletto Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati Felice Gasperini. A completare le figure di rilievo l’intervento di Tullio Galassini, presidente del Consorzio Roma Doc. Anche perché Roma, come vino e come mercato, è il naturale ambito di movimento anche di Vitus Vini, che tra l’altro nella Capitale ha già il suo distributore, quindi per dirla tutta, il progetto sarà pure nuovo ma è già partito con tutto quello che serve per non restare solo un bel sogno.

Auranova dicevamo, Frascati Doc con le due Malvasie (di Candia e del Lazio) e una selezione rigida in vigna, poi il Metamorfosi, Frascati Superiore Docg con Malvasia del Lazio (o Puntinata) insieme a Bombino e Greco, infine il Selcerossa, Roma Doc con Montepulciano e Syrah e un breve passaggio in barrique. Queste le tre etichette già in commercio sulle quali si misura la bontà del progetto Vitus Vini, elegante già nel logo che richiama un cappello Borsalino ma anche il classico cappello che si usava “per uscire”, che ci hanno convinto subito, in particolare per quanto riguarda i vini bianchi, nella degustazione seguita alla presentazione e gestita dal sommelier (nonché amico) Riccardo Roselli. Più pronto l’Auranova, ancora da maturare in bottiglia il Metamorfosi, che comunque dimostrano freschezza e bevibilità (soprattutto il primo) e una eleganza che darà soddisfazioni (il secondo). Sul Selcerossa c’è forse da aspettare qualche tempo, si è dimostrato leggermente aggressivo al palato e con un naso da comporre, ma il tempo c’è ed è a favore di chi sta lavorando per migliorare la produzione di vini di Frascati. Un gruppo, dicevamo, composto da circa 40 famiglie che ha dato vita alla Cooperativa Tusculum nel 1977, ad oggi sono circa 120 gli ettari di proprietà dei soci con una ricaduta importante sugli equilibri dell’area. Una sfida, la loro, non per una competizione sterile ma a fare meglio, fare di più. Un qualcosa che crea movimento, di parole e di persone, il che può fare solo bene ad un territorio che vuole crescere e che per fortuna sta entrando nel mirino di tanti appassionati e curiosi del mondo del vino.

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