Comunicati | 1 Aprile 2016 | Fabio Ciarla

UNA VITICOLTURA SOSTENIBILE E COMPETITIVA: LA SFIDA DEL CREA PER IL LAZIO

Il Workshop “Psr Lazio – Opportunità di crescita del settore vitinicolo” – organizzato dal CREA Viticoltura e Enologia di Velletri unitamente all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e ad ARSIAL –  si prefigge l’obiettivo di illustrare le potenzialità contenute nel nuovo Piano di sviluppo rurale 2014-2020, con specifico riferimento alla filiera viti-vinicola e alle competenze tecnico scientifiche del mondo della ricerca. 

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 metterà a disposizione della Regione Lazio circa 780 milioni di euro da investire in innovazione di processo e di prodotto, formazione, comunicazione e qualità, con l’obiettivo di incentivare e rafforzare un modello di sviluppo sostenibile e multifunzionale in grado di conservare la qualità e la quantità delle risorse ambientali del ciclo produttivo.

In tale contesto, il CREA, il più importante Ente italiano di ricerca nell’agroalimentare, è in grado di fornire a soggetti pubblici e privati adeguate competenze tecnico-scientifiche a supporto di gran parte delle misure previste dal PSR. Nello specifico, attraverso azioni di trasferimento dell’innovazione, divulgazione e formazione.

«L’incontro di oggi ha dichiarato Salvatore Parlato, Commissario straordinario del CREA – mette in evidenza le potenzialità che la ricerca può sviluppare per lafiliera vitivinicola regionale nell’ambito del nuovo PSR, soprattutto nell’elaborazione di soluzioni per una viticoltura che sia al contempo redditizia e sostenibile. La sostenibilità deve essere letta come valorizzazione del paesaggio naturale,  tutela del territorio e delle varietà tradizionali, ma anche ridotto uso di fitofarmaci e prodotti chimici, per garantire complessivamente un prodotto sano e di qualità. Come CREA possiamo essere in prima linea per rafforzare un modello di sviluppo sostenibile attraverso innovazioni nel campo della genetica, delle tecniche colturali di precisione, del controllo della qualità e origine dei prodotti, della trasformazione enologica e della valorizzazione di specie autoctone».

 

Fonte: Ufficio stampa CREA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *