Comunicati | 13 Aprile 2017 | Fabio Ciarla

Vinitaly 2017: il bilancio dell’Emilia Romagna

«Un Vinitaly di grande e condivisa soddisfazione per i nostri espositori. Il Padiglione 1 si è dimostrato ancora una volta attrattivo con un’elevata presenza di pubblico per tutti i giorni della manifestazione. Anche gli eventi che si sono susseguiti hanno avvalorato la nostra offerta regionale e in particolare abbiamo festeggiato i 50 anni di tre importanti DOC, Romagna Sangiovese e Albana (n.d.r. di quest’ultima si è celebrato anche il 30esimo della DOCG) e Gutturnio, a testimoniare che la regione Emilia Romagna è stata tra le prime a ottenere queste importanti denominazioni».

Così il Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, a caldo subito dopo la conclusione della 51esima edizione dell’evento veronese.

Durante i quattro giorni di fiera sono state decine di migliaia i visitatori, rappresentati da winelovers e, sempre di più, da operatori nazionali e internazionali del settore.

«I vini dell’Emilia Romagna stanno crescendo sia in visibilità sia in commercializzazione in Italia e all’Estero», prosegue Sciolette. Aggiunge Ambrogio Manzi, Direttore di Enoteca Regionale: «La grande ospitalità della nostra regione ha ancora una volta conquistato il Vinitaly. Aziende e Consorzi hanno dimostrato tutta la loro capacità di accoglienza, sia nelle degustazioni all’interno dei propri spazi espositivi, sia nel corso degli appuntamenti ospitati all’interno della sala eventi e nella “piazza” centrale del padiglione».

Molto apprezzato il tema principale che ha caratterizzato l’Emilia Romagna in questo Vinitaly, “PROFUMI DALLA TERRA, in viaggio lungo la via Emilia”, tema che è stato anche rappresentato visivamente grazie a grandi “sculture di terra” dedicate ai principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese).

Un’attenzione al territorio che rappresenta il valore in più dei nostri vini «L’Emilia Romagna ha dimostrato anche quest’anno di saper fare qualità, con una proposta ampia di vini perché da Rimini a Piacenza ci sono prodotti di alto livello e diverse tipologie – conclude Manzi – Le nostre aziende vitivinicole sono da sempre impegnate in ricerca e sviluppo e sono il valore aggiunto al territorio. Un valore che si misura anche dalla sostenibilità: sociale, economica e ambientale. E per questo che da qualche mese abbiamo avviato un lungo percorso per verificare se nella nostra regione ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale, nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo».

Tantissimi anche gli ospiti che hanno fatto tappa o visita al Padiglione 1. Tra i tanti: il giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, Phil Hogan Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, l’europarlamentare Paolo De Castro, il duo Fede e Tinto di Decanter Radio 2, il sommelier e divulgatore Luca Gardini (campione del mondo nel 2010), la sommelier e blogger Adua Villa, Fabio Campoli chef di Alice tv.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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