Comunicati | 24 Ottobre 2017 | Fabio Ciarla

OIV: La produzione mondiale di vino 2017 è stimata in 246,7 Mio hl,in calo dell’8,2% rispetto al 2016

I DATI SULLA CONGIUNTURA VITIVINICOLA MONDIALE

La produzione mondiale di vino 2017 è stimata in 246,7 Mio hl, in calo dell’8,2% rispetto al 2016
Il 2017 registra un calo storico della produzione, in particolare in Europa occidentale, a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli o Produzione molto scarsa in Europa: in Italia (39,3 Mio hl), in Francia (36,7 Mio hl) e in Spagna (33,5 Mio hl) i livelli sono particolarmente bassi. Anche la Germania (8,1 Mio hl) registra una produzione scarsa. Il Portogallo (6,6 Mio hl), la Romania (5,3 Mio hl), l’Ungheria (2,9 Mio hl) e l’Austria (2,4 Mio hl) sono i soli paesi ad aver conosciuto un incremento rispetto al 2016.

o Il livello di produzione rimane elevato negli Stati Uniti d’America (23,3 Mio hl).

o Il Sud Africa (10,8 Mio hl) conserva un livello di produzione sostenuto.

o In America del Sud la produzione è in crescita rispetto allo scarso livello del 2016, in special modo in Argentina (11,8 Mio hl) e in Brasile (3,4 Mio hl). In Cile (9,5 Mio hl) la produzione vinificata si conferma bassa.

o La produzione australiana (13,9 Mio hl) è in crescita e la produzione neozelandese (2,9 Mio hl), sebbene in leggera flessione, conserva un livello molto buono.

Durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la sede dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, direttore generale dell’OIV, ha presentato i primi dati sulla produzione viticola mondiale del 2017.
La produzione mondiale di vino, esclusi succhi e mosti, dovrebbe attestarsi a 246,7 Mio hl, in calo di oltre l’8% rispetto al 2016, una delle più scarse da diversi decenni. Questo calo è conseguente ai fenomeni climatici che hanno interessato i principali paesi produttori, in
particolare in Europa.

Evoluzione della produzione mondiale di vino
Nell’Unione europea (UE) fenomeni meteorologici estremi, dal gelo alla siccità, hanno influenzato significativamente la produzione di vino 2017, che è particolarmente bassa. In effetti le previsioni dei tre principali paesi produttori risultano in netto ribasso rispetto a quelle
del 2016. Per il terzo anno consecutivo l’Italia nel 2017 si conferma il 1º produttore mondiale (39,3 Mio hl, -23% rispetto al 2016), seguita dalla Francia (36,7 Mio hl, -19% rispetto al 2016) e dalla Spagna (33,5 Mio hl, -15% rispetto al 2016).
Tale flessione si ripropone anche nei principali paesi dell’UE. La Germania (8,1 Mio hl, -10% rispetto al 2016) e la Grecia (2,5 Mio hl, -10% rispetto al 2016) si inseriscono anch’esse in questa tendenza al ribasso. La Bulgaria (1,1 Mio hl, -2% rispetto al 2016), segna un livello
di produzione in linea con il suo potenziale.
Il Portogallo (6,6 Mio hl), la Romania (5,3 Mio hl), l’Ungheria (2,9 Mio hl) e l’Austria (2,4 Mio hl) sono i soli paesi a registrare un aumento rispetto al 2016. Dopo due annate cattive, la Romania ritrova un livello di produzione elevato.
Gli Stati Uniti d’America, con 23,3 Mio hl vinificati (-1% rispetto al 2016), conoscono per il secondo anno consecutivo un livello di produzione elevato. Rimane però un’incognita: la stima indicata per la produzione di vini si basa sulla previsione della produzione di uva
dell’USDA, in particolare di quella da vino, che risale ad agosto 2017 e che non tiene conto delle eventuali conseguenze degli incendi avvenuti di recente (ottobre 2017) in California.
In America del Sud le produzioni di vino si mostrano fondamentalmente in crescita rispetto al 2016 e ciò malgrado le temperature piuttosto basse di fine 2016.
L’Argentina riporta nel 2017 una crescita della produzione, con 11,8 Mio hl vinificati (+25% rispetto al 2016), dopo una vendemmia 2016 tra le più scarse degli ultimi anni.

Il Brasile, dopo una produzione 2016 molto scarsa (1,4 Mio hl), ritrova nel 2017 un livello di produzione superiore ai 3,4 Mio hl.
In Cile la produzione 2017 si riduce a 9,5 Mio hl, pari a una diminuzione del 6% rispetto a una già scarsa produzione 2016.
Il Sud Africa (10,8 Mio hl) vede il livello di produzione 2017 aumentare leggermente del 2% rispetto al 2016.
In Oceania, la produzione australiana 2017 raggiunge un livello sostenuto di 13,9 Mio hl, pari a un aumento del 6% rispetto al 2016. La produzione è aumentata per il terzo anno consecutivo. In Nuova Zelanda la produzione 2017 segna invece un leggero calo (-9%), ma ciò rispetto a una produzione record nel 2016. Questa si mantiene comunque a un livello elevato (2,9 Mio hl).

Il consumo mondiale di vino
In questo periodo dell’anno ancora non sono disponibili cifre definitive sul consumo di vino, che possiamo solo stimare in una forchetta compresa tra 240,5 e 245,8 Mio hl.

L’OIV è un organismo intergovernativo a carattere scientifico e tecnico avente una competenza riconosciuta nel settore della vite, del vino, delle bevande a base di vino, delle uve da tavola, dell’uva passa e degli altri prodotti della vitivinicoltura. Si compone di 46 Stati membri.
Nel suo settore di competenze, l’OIV persegue i seguenti obiettivi: indicare ai propri membri le misure atte a tenere conto delle esigenze dei produttori, dei consumatori e degli altri operatori del settore vitivinicolo, sostenere le altre organizzazioni internazionali intergovernative e non governative, segnatamente quelle che svolgono attività normative, contribuire all’armonizzazione internazionale delle pratiche e delle norme esistenti e, all’occorrenza, all’elaborazione di nuove norme internazionali atte a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, come pure alla presa in considerazione degli interessi dei consumatori.

*Abbreviazioni:
mhl: migliaia di ettolitri
Mio hl: milioni di ettolitri

Fonte: OIV

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