Comunicati | 3 Aprile 2017 | Fabio Ciarla

Ogni acino, una storia da raccontare

Tedeschi porta a Vinitaly i primi promettenti risultati della ricerca sulla caratterizzazione aromatica dei vini prodotti nei diversi vigneti di proprietà. 

La Famiglia Tedeschi vanta da oltre 4 secoli un profondo legame con il territorio della Valpolicella e da sempre ha intrapreso un percorso di ricerca della qualità dei vini di terroir, che produce esclusivamente da vitigni autoctoni, coltivati nei 46 ettari vitati collinari di proprietà.
L’Azienda ha fatto dell’ascolto del territorio uno dei suoi punti di forza: l’interpretazione delle esigenze, delle inclinazioni e dei tempi della terra le ha permesso di cogliere il meglio da ogni singola vendemmia.
In occasione della 51esima edizione di Vinitaly – a Verona dal 9 al 12 aprile – Tedeschi nel padiglione 4 Stand C3 omaggia il territorio rendendolo protagonista.
In primis, con la qualità dei suoi vini: potenti ma eleganti e di carattere, come la terra di cui sono il frutto.
Equilibrio, forza e complessità caratterizzano lo stile dei vini Tedeschi, che sono espressione della grazia sinuosa delle colline vitate, della forza degli uomini che producono il vino e della complessità del ricco patrimonio di tradizioni della Valpolicella.
Il territorio quest’anno sarà protagonista dello stand di Vinitaly: entrandoci, i visitatori saranno metaforicamente trasportati nell’abbraccio dei filari, dove nascono le uve Tedeschi, dove ogni acino ha una storia da raccontare.
Ma soprattutto Vinitaly sarà l’occasione per presentare i primi promettenti risultati della ricerca sulla caratterizzazione aromatica dei vini prodotti da diversi vigneti, fatta in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona.
La famiglia Tedeschi, infatti, in modo pioneristico nel territorio della Valpolicella, ha intrapreso questo studio nella sua Tenuta di Maternigo perché la composizione del terreno è uno dei fattori in grado di influenzare l’aroma di un vino.
La Tenuta Maternigo (“casa della madre”, chiamata così perché qui in antichità sorgeva una struttura che accoglieva ragazze partorienti) con i suoi 84 ettari, di cui oggi 31 vitati, permette a Tedeschi di svolgere importanti attività di ricerca anche su questo aspetto.
Maternigo poggia in parte su calcari marnosi grigi e rosei e in parte su marne bianche e rosa del Cretacico. L’area è stata suddivisa in diversi vigneti, ciascuno con il suo nome, scelto in base alle sue caratteristiche ed alla storia del luogo in cui si trova.

Ma come e in che misura la composizione del terreno agisce sull’aroma del vino?
Dalle analisi approfondite finora svolte nei vigneti di proprietà, si è evidenziato che la frazione calcarea dei suoli dona intensità e complessità aromatica, oltre a generare vini eleganti. Inoltre, la presenza nel terreno di ossidi di ferro e di manganese favorisce le note speziate e di frutta rossa, come amarena e ciliegia, note distintive che caratterizzano l’Amarone di casa Tedeschi.
La frazione sabbiosa del terreno, invece, accentua le note di frutti di bosco, ribes e lampone in primis, come si può percepire degustando il Ripasso San Rocco.
La presenza di argilla nel terreno, unita a minerali ferrosi e manganesiferi, conferisce vini strutturati e longevi, con buon estratto e contenuto tannico, oltre a vini carichi di colore. Lo scheletro, inoltre, trattiene l’acqua rilasciandola lentamente insieme ai sali minerali. Una tessitura del terreno bilanciata favorisce vini equilibrati e longevi. La freschezza tipica del Valpolicella d’annata, ben marcata nel Lucchine Tedeschi, è invece incoraggiata dalla presenza di ghiaie e di terreni di origine alluvionale.
Nulla è lasciato al caso in casa Tedeschi.

Tanti appuntamenti a Vinitaly con Tedeschi
Vinitaly ma non solo! Si inizia già sabato 8 in grande stile con Opera Wine, il prestigioso evento premier di Vinitaly giunto alla sua sesta edizione, che sin dalla prima edizione sceglie Tedeschi tra i 100 Best Producer, selezionati nientemeno che da Wine Spectator.
Durante il primo giorno di Vinitaly, il 9 aprile, inoltre, Tedeschi prenderà parte all’asta benefica organizzata dal Comitato Grandi Cru d’Italia, in partnership con la storica casa d’aste Christie’s, i cui proventi andranno a favore della Onlus Dynamo Camp.
Per gli appassionati di sigari, nello spazio Fumoir Club Amici di Sigari Toscano, lunedì 10 Aprile alle ore 13 sarà possibile degustare e abbinare il Capitel Fontana Recioto della Valpolicella DOCG Classico 2011 a un importante Sigaro italiano.
Infine anche quest’anno ci sarà anche Vinitaly & the City (7-11 aprile), il fuori salone dei winelover nel centro storico. Tedeschi sarà presente all’enoteca dell’evento con il suo Capitel San Rocco Valpolicella Ripasso DOC Superiore 2015.
Tutti gli appuntamenti di Tedeschi a Vinitaly si potranno seguire live dal nuovo canale Instagram dell’azienda @tedeschiwines.
Tedeschi porta a Vinitaly la tradizione tramandata dal papà Renzo, unita all’innovazione alla tecnica e al rigore scientifico, le formule adottate dalla famiglia per garantire un futuro splendente al territorio della Valpolicella.

Vi aspettiamo a Vinitaly!
Padiglione 4 Stand C3
Opera Wine l’8 aprile
All’asta benefica del Comitato Grandi Cru il 9 aprile
Enoteca di Vinitaly & the City

Tedeschi, una delle aziende storiche della Valpolicella, produce vini potenti, eleganti e dotati di grande personalità e tipicità. L’attenzione alla tradizione, l’orientamento all’innovazione, la conoscenza del territorio sono gli elementi che ne definiscono l’identità. Per fare grandi vini, come l’Amarone, ci vogliono pazienza e dedizione, che per la famiglia Tedeschi significano però anche sollecitudine nel fare, attenzione al dettaglio, e cura verso le attitudini. Questi valori, si traducono in uno stile, lo stile Tedeschi, fedele al territorio e ai vitigni autoctoni e capace di interpretare al meglio ogni singola vendemmia in modo che anche l’andamento della stagione diventi parte integrante del vino. Uno stile nato nei primi anni ’60, quando Lorenzo Tedeschi ebbe la felice intuizione di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi dando origine a uno dei primissimi cru della Valpolicella e a un vino che è diventato il porta bandiera dell’azienda.

 

Fonte: Ufficio Stampa Tedeschi – CHILIPR

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